martedì 23 novembre 2021

“I Liquori della Tradizione Italiana”: un patrimonio da amare

Grazie alla grande attenzione che il Gruppo Montenegro ha sempre riservato alla valorizzazione dei prodotti storici della liquoristica italiana, alcuni tra i più famosi marchi come Maraschino Buton, Nocino Benvenuti, Coca Buton, Rabarbaro Bergia, Oro Pilla e Grappa Libarna sono confluiti nel portafoglio Montenegro e adesso fanno parte della Collezione “I Liquori della Tradizione Italiana”.

Sarebbe un delitto non valorizzarli come meritano, perché, si tratta di prodotti di grande qualità ed ancora attualissimi, che possono essere riproposti, magari con miscelazioni originali, acquistando così nuovi “aficionados”.

Per verificare questa impressione mi sono recato al Baratie, cocktail-bar e trattoria, che ha recentemente aperto a Milano, attratto dallo strano nome, che ho poi saputo derivare dal mondo dei manga (Baratie è il ristorante galleggiante di One Piece).

Il locale è veramente originale, come del resto il nome stesso, in quanto unisce all’atmosfera conviviale e tipica delle osterie tradizionali una tecnica di miscelazione ed una cucina attualissima.

Mi ha accolto Jack, alias Giacomo Sacchetti, il fantasioso Bartender, a cui ho timidamente chiesto se conoscesse questi antichi/modernissimi liquori.


Il Bartender Jack nel suo regno


Mi ha guardato un po’ di traverso, poi mi ha offerto un cocktail veramente delizioso:

MEDITERRANEO

  • Maraschino Buton 1 parte

  • Limone 1 parte

  • Vodka 2 parti

  • Rametto di rosmarino

Appena ho avvicinato le labbra al calice è successo un evento strano: una specie di déjà-vu, e mi sono visto da giovane, in una chiara giornata di dicembre, mentre, chino sulle sudate carte della mia tesi, per cercare di non mandare il cervello in ebollizione, bevevo un bicchiere di neve (allora si poteva!), aromatizzata al Maraschino Buton, che d’inverno era la mia bevanda ideale: certamente non troppo alcolica, visto le proporzioni neve-liquore, ma piacevole e stimolante.

Questo era il liquore preferito di mia madre, ma che anche mio padre non lo disdegnava, tanto che la bottiglia del Maraschino Buton, con il suo inconfondibile rivestimento di paglia, era sempre presente nel mobiletto-bar di casa.

Cocktail “Mediterraneo”

Era allora di gran moda perché poco alcolico (32°) e grazie al suo gusto morbido e piacevole, unito al delizioso profumo di marasca.

Va notato che, se è vero che l’origine del liquore è dalmata, questo rappresentava magnificamente i sapori ed i profumi delle nostre marasche!

Mentre rivivevo questi piacevoli ricordi, la voce di Jack mi richiamò alla realtà e gli confermai che trovavo squisito il suo cocktail, mentre fra me cercavo di isolare l’aroma del maraschino, che era un po’ come la voce di un primo violino che il Maestro concertatore Jack aveva magistralmente accordato a quelle degli altri componenti della sua orchestra liquoristica.

La vodka dava la struttura, mentre il maraschino ed il limone, davano una sfumatura agrodolce, fondendo i loro aromi, che si univano a quello finale del rosmarino.

Ho scoperto con gioia che esistono ancora tante cose buone che mi incantavano in gioventù e debbo essere grato al Maestro Jack che mi ha guidato a questa scoperta.

Dunque ho incontrato un vecchio amico: il Maraschino Buton, trovandolo più in forma che mai e ciò non può che far piacere; ora mi ripropongo di ritrovare anche gli altri componenti della collezione “I Liquori della Tradizione Italiana” e vedere come siano oggi rivissuti e degustati.

Gianluigi Pagano 

domenica 12 settembre 2021

UN’AURORA DI SPERANZA.

 





Finalmente, dopo un periodo drammatico e triste a causa del Covid e delle tragedie da esso causate, incominciamo a respirare e vedere un futuro più roseo! Mi riferisco naturalmente innanzi tutto al calo dei contagi, più o meno generalizzato in tutto il mondo grazie ai vaccini, ma anche alla situazione economica generalmente in ottima ripresa.

Questo momento magico si riflette anche sulla vita dell’AIM (Associazione per l'Italia nel mondo) e ci permette di essere molto soddisfatti. Infatti, non solo ogni giorno riceviamo decine di richieste di iscrizione, ma in un numero sempre maggiore di Stati (già un’ottantina) siamo organizzati con un Segretario Nazionale, che coordina tutte le azioni dell’AIM nel suo Paese. Tale preziosissima azione si è vista quando abbiamo lanciata la proposta di una celebrazione del 7° Centenario della morte di Dante: due Stati: Argentina e Cuba hanno immediatamente risposto con dei progetti molto interessanti ed originali (niente a che vedere con le solite liturgie celebrative fredde e solo formali!),che ci ha permesso di ottenere per questo progetto il Patrocinio della Dante Alighieri. 

Mi auguro che altri Paesi seguano presto l’esempio di questi, formando un coro di voci diverse (ogni Paese sente in maniera diversa l’importanza e l’influenza sulla propria cultura della figura del Divin Poeta!) ma ugualmente significative, in modo da consentirci di dare un contributo importante a questo nostro ricordo di questo personaggio, che non solo ha inventato la lingua italiana, ma l’ha usata per comporre la sua opera immortale, non a caso chiamato “Divina” fin dal suo tempo.

Ma le soddisfazioni che in questo periodo ho avuto, grazie alla nostra Associazione, non si limitano a questo: ho ricevuto (naturalmente in rappresentanza dell’Associazione per l’Itala nel Mondo) un riconoscimento al Concorso “ BOOKS for PEACE 2021”, manifestazione che coinvolge 5 continenti e 61 paesi, e ormai punto di riferimento mondiale per promuovere la Pace, la Cultura, i Diritti Umani e lo Sport. Ovviamente mi riempie di gioia vedere come la nostra opera per mantenere i rapporti fra gli Italiani sparsi per il mondo, e conseguentemente per favorire la comprensione fra tutti i popoli, sia apprezzata.

Ma le soddisfazioni non finiscono qui: recentemente mi è stato recapitato uno splendido dolce da parte di una Pasticceria che si sta organizzando per un’esportazione in tutto il mondo e che quindi voleva farmi conoscere ed apprezzare la capacità unica degli Italiani di mantenere il livello qualitativo del piccolo artigiano, pur avendo una produzione già piuttosto ampia, tanto da aspirare ad espandere la propria area di mercato anche in Paesi lontani.

Si tratta di “Loison- Pasticceri dal 1938” di Costabissara, in provincia di Vicenza: un’azienda, che riesce a conciliare due concetti apparentemente opposti: il gusto per l’innovazione e la tradizione. Il loro dolce che ho avuto la fortuna di assaggiare si chiama: Torta Tosa: una torta al caramello salato, realizzata con pasta frolla al cacao tradizionale e completata da un’innovativa crema frangipane al caramello salato, unita o con le nocciole Piemonte Igp (ma ne esiste anche un’altra versione con il cioccolato monorigine Venezuela): una vera delizia in cui il gusto del dolce si fonde mirabilmente con il salato.

Se vi ho ingolosito non temete: un po’ alla volta questi eccezionali gioielli della pasticceria italiana stanno espandendosi anche in molti Paesi esteri, in cui sono stati addirittura nominati degli Ambasciatori Loison, che hanno il compito di far conoscere in tutto il mondo la squisita arte dolciaria italiana. Quindi probabilmente presto potrete degustarla anche voi!

Guido Vacc

venerdì 27 agosto 2021

Verso L'Europa delle scienze e della cultura a Milano : il vino Barichel di Ivan Geronazzo





Certo ci ricordavamo di quel prosecco col fondo, degustato a Valdobbiadene con Ivan Geronazzo,nume tutelare dell'azienda agricola Barichel.

Lo incontriamo di nuovo, grazie a Laura e Marco, dell'Osteria Cao de Villa, in quel di

Soligo, per gli itinerari vagabondi del Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino.

Ivan Geronazzo segue personalmente tutte le fasi dal processo produttivo alla commercializzazione, motivato da una forte passione per la terra e per i suoi frutti quale risorsa fondamentale del suo territorio, per trarne il meglio nel profondo rispetto dello stesso.


“Abbinando sapientemente ed equamente la semplicità della tradizione all’innovazione tecnologica al fine di poter proporre ed offrire sempre il meglio.”


E, allora, assaggiamo il prosecco col fondo : “il prosecco a fermentazione naturale -osserva Ivan-, esplica il metodo tradizionale con il quale si otteneva la fermentazione del vino: in bottiglia.

Ricavato da una selezione di uve coltivate nelle ” RIVE LONGHE” , una delle più prestigiose zone collinari (dalla quale trae nome la ns. azienda) per clima, morfologia e posizione, viene imbottigliato nella settimana antecedente la Pasqua. Di produzione limitata nelle quantità (circa 10.000 bottiglie annue) viene particolarmente apprezzato proprio per il suo “carattere tipicamente rustico” che ci riporta alla tradizione passata.”


Annota Alice Pettenò nella sua tesi di laurea sul vino col fondo : “Il vino colfondo, dove l’aggettivo evidenzia un legame stretto tra il vino e il territorio trevigiano, è un vino che si ottiene utilizzando il metodo di vinificazione storico; quando in passato non si impiegavano i macchinari costosi che servono ad ottenere la spumantizzazione del vino i contadini imbottigliavano il prodotto della vendemmia a Pasqua, lo lasciavano fermentare su i suoi lieviti per alcuni mesi e solitamente per l’estate era pronto da bere.”


Quello di Ivan è semplicemente buono.

Alla faccia dei grandi discorsi : non dimentichiamoci che Ivan eccelle anche nel TRAIL RUNNING ovvero la corsa in natura su lunghe distanze, nella specialita’ di ULTRA TRAIL.

Anche in questo ambito Ivan iniziando “da zero” ha ottenuto, con dedizione, sacrificio e costanza, ottimi risultati, arrivando a far parte del TEAM NAZIONALE con la convocazione al MONDIALE.

Buono il vino, ottima la vita!


https://specialeitaliadelgusto.blogspot.com/2021/05/quel-vino-col-fondo-di-ivan-geronazzo.html


 

sabato 7 agosto 2021

Ongaresca,Vini in Costabissara, nei progetti europei

 








 


“ I vini di Ongaresca – commenta Gunnar Cautero, nume tutelare della Osteria la Stazione l'Originale di Milano ed Enotecaio Professionista dell'A.E.P.I -, sono stati per davvero una scoperta.Un territorio, quello delle colline di Costabissara in provincia di Vicenza,non particolarmente conosciuto, ma che grazie al DNA di Ongaresca (passione,tradizione e innovazione), si pone all'attenzione del panorama informativo professionale”



“ La nostra idea di buon vino – osserva Chiara Lain, sommelier e promoter commerciale dell'azienda

-, è rinunciare a produzioni abbondanti per ottenere vini di grande qualità e personalità.”


I giornalisti e comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito i vini di Ongaresca nel percorso

informativo del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocini : IAI-Iniziativa Adriatico jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).


Una visita in azienda ; la partecipazione a Milano alla presentazione nazionale del rogetto ;

l'intervento a Qualità Vo' Cercando, sulle rive della Piave.

Tre appuntamenti che hanno confermato come la Cantina di Costabissara sappia interpretare la storia in movimento, accompagnandola da protagonista.


E, nell'alzare un calice di Canevette,Vino Spumante Brut da Pinot Grigio DOC delle Venezie,

ci ricordiamo le annotazioni di Alessio Dalla Barba, Sommelier AIS e giornalista :

“ In bocca il Canevette si rivela rotondo e armonico : il profumo floreale con note di fiori di acacia e frutta a polpa bianca: Alla vista suggerisce un perlage fine e spuma persistente. “


Al prossimo appuntamento.

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venerdì 25 giugno 2021

Borghi d'Europa presenta le iniziative del progetto L'Europa delle scienze e della cultura all'Osteria La Stazione a Milano

 


 



Borghi d'Europa ha presentato il programma 2021/2022 del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica) a Milano, presso l'Osteria La Stazione l'Originale di Gunnar Cautero.

L'Oste ha avuto così la possibilità di presentare le iniziative di conoscenza e valorizzazione del Friuli a Milano (che si terranno nel mese di settembre) e che godono della collaborazione de Fogolar Furlan di Milano, del Gran Ducato dei Vini Friulani e di PromoTurismoFVG.


Accanto a questa 'compagine' le iniziative che riguardano la regione adriatico jonica, con gli

importanti Patrocini di Iai ,Associazione Italiani nel Mondo ed Ente Friuli nel Mondo.

Milano diventa il luogo ove si incontreranno tutti i territori coinvolti nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura, per raccontare i temi scelti : il rilancio del turismo sostenibile e le città più verdi.


Dieci Paesi Europei ( Italia,Croazia,Slovenia,San Marino,Serbia,Bosnia Erzegovina,Macedonia del Nord,Albania,Grecia, Montenegro ) e nove regioni italiane (Friuli Venezia Giulia,Veneto,Emilia Romagna,Marche,Molise,Abruzzo,Puglia,Basilicata e Calabria),proporranno le storie di territori incantevoli che faranno squadra per consolidare la propria immagine al di fuori delle mura di casa.



A conferma di queste premesse, si è così sviluppato l'incontro di informazione all'Osteria della Stazione : il menù proposto da Gunnar Cautero è stato interamente interpretato con prodotti

friulani, arricchiti dalla presenza di vini di diverse zone d'Italia.


Dal Collio i giornalisti e i comunicatori intervenuti, hanno potuto degustare i vini di Fabian Korsic

(San Floriano del Collio, Presidente della Associazione Vinoteka) e i vini di Villa Vasi di Gianluca e

Tina Pelizzon (San Mauro di Gorizia).


Dall ' OltrePo Pavese i vini De Filippi,Cantine I Gessi (Frazione Fossa, Oliva Gessi,PV) e dal Veneto Ongaresca,Vini in Costabissara (Vicenza), una piccola porzione dei Lessini, del tuttoinedita e sorprendente.